4.3  Analisi del campione e correlazione delle misurazioni con la tipologia di diagnosi

 

A ciascuno dei nostri pazienti sono state somministrate: le scale di valutazione cognitiva Leiter-R, la Wechsler Intelligence Scale for Children, le Prove MT di “Lettura e Comprensione”, il test di abilità di calcolo aritmetico ABCA, i racconti orali “Il cagnolino” o il “ Ladro di galline”, la Batteria per la Valutazione Motoria del Bambino. Ai genitori sono state proposte la Child Behavior Checklist (CBCL) e la  Conners Global Index Scale for Parents.

Dall’indagine clinica il nostro campione è risultato composto da: due casi di bordeline cognitivo, quattro casi di deficit attentivo senza iperattività e nove con iperattività, tre casi con disturbi di ordine psicopatologico.

La casistica DDA/ADHD comprende: un DDA e tre ADHD puri, due casi di DDA associati a disturbo di apprendimento, un caso di DDA con Disturbo di Apprendimento e Psicopatologico, tre casi di ADHD con Disturbo di Apprendimento, un caso di ADHD con Disturbo di Apprendimento e Psicopatologico, due casi di ADHD con disturbi Psicopatologici.

Ricordiamo che abbiamo fissato come range di normalità per i parametri relativi alle funzioni attentive, i valori compresi all’interno del campo definito dai quartili inferiore e superiore mentre per i test di funzionamento esecutivo la soglia che definisce la norma è stata fissata al di sopra del 25° centile o compresa fra -1 +1 deviazione standard.

La distribuzione sotto riportata indica la collocazione delle diverse categorie diagnostiche relativamente ai parametri attentivi.

 

indicatori di attenzione e diagnosi

Figura 17:  andamento degli indicatori di attenzione in funzione della categoria diagnostica

 

Da tale analisi non risultano significative e specifiche differenze quantitative fra i valori dei diversi indicatori attentivi considerati in funzione delle varie ipotesi diagnostiche.

In particolare le misurazioni sono sovrapponibili nei casi di ADHD/DDA puri come in quelle associate in comorbidità ad altre patologie; risultano inoltre equivalere alle misurazioni raccolte relativamente a casi di borderline cognitivo o di disturbi psicopatologici puri.

 

Per quanto riguarda la distribuzione relativa agli indicatori di funzionamento esecutivo (fig 18) è evidente una certa regolarità specifica agli ADHD/DDA con Disturbo di Apprendimento, mentre sembra che la presenza in comorbidità di componenti psicopatologiche, la diagnosi pura di disturbi psicopatologici e i casi di borderline cognitivo, introducano maggiore variabilità.

 

funzioni esecutive e diagnosi

Figura 18: andamento degli indicatori di funzionamento esecutivo in relazione alla categoria diagnostica

 

 

Al contrario, dall’analisi delle correlazioni fra indicatori attentivi e di funzionamento esecutivo nei casi di ADHD/DDA in comorbidità con Disturbo di Apprendimento relativa a nove dei casi considerati, non si evidenzia un  andamento diagnosi-specifico,

(vd fig.19)

 

attenzione in adhd e da

Figura 19: le correlazioni ind.funz.es/ind att. nei casi di ADHD/DDA puri e con DSA

 

 

correlazioni in adhd puro

Figura 20: Correlazione con l’età delle funzioni esecutive e degli  indicatori attentivi in 9 casi di adhd/ddai

 

 

Il grado di correlazione fra i medesimi indicatori di funzionamento attentivo ed esecutivo in funzione dell’età, mostra un andamento che conferma l’ipotesi sopra riportata secondo cui nei bambini in età scolare interverrebbe un diverso livello di sviluppo cognitivo, piuttosto che un aspetto legato agli aspetti molecolari dell’attenzione.