Capitolo IV

1.4 Una batteria di tests computerizzata: Attenzione e concentrazione Ed. Erickson (S.Dinuovo)

Abbiamo scelto di utilizzare un tipo di software che si caratterizza per media tecnologia, per facilità d’uso, gradevolezza dell’interfaccia ed agilità. Il pool di prove proposte permette:

- una rilevazione quantitativa di dati estremamente precisa, confrontabile e ripetibile,

- la riduzione dei processi dinamici interpersonali specifici che intervengono laddove si richieda una prestazione al bambino: la macchina infatti, percepita come oggetto di condivisione ludica e ponendosi come mediatore simbolico ed emozionale, garantisce una performance ottimizzata per condizioni di somministrazione, lettura e motivazione all’esecuzione,

- una taratura specifica individualizzata sul base line di attenzione del bambino  (prove di rilevazione di tempi di reazione semplici),

- un assestment multidimensionale in cui sono rappresentati i diversi fattori dell’attenzione individuati nella ricerca sperimentale.

L’attendibilità test-retest e la validità esterna sono state valutate su un campione di 289 bambini al momento attuale: per l’attendibilità si è ottenuto un coefficiente tra 0,78 e 0,92, mentre per la validità tra 0,80 e 0,93.

Le prove sono graduate su tre livelli differenti per durata e numerosità degli stimoli.

• Il primo item è un indicatore quantitativo del livello di attenzione psicofisiologico e dà una misura dei tempi di reazione semplici. Misura la rapidità di risposta a stimoli non selezionati fornendo il base line attentivo del soggetto. Il soggetto deve premere la barra spazio ogni qual volta veda una stella colorata. Sono registrati i tempi di risposta e le omissioni. Si tratta in altri termini di un’indicatore

 • La seconda prova richiede la selezione di un target specifico fra molti presentati uno alla volta, cioè  l’attivazione di un processo di selezione la cui efficienza temporale è misurata sottraendo i tempi mediani di risposta da quelli ottenuti nella prova di tempi di reazione semplici. Si propone al bambino di “catturare la stella” fra diverse immagini in sequenza. Sono registrati i tempi, gli errori, le omissioni.

• La terza prova è  specifica al riconoscimento di targets uditivi oltre che visivi. In particolare la prova 3A  richiede che il bambino prema un tasto ogni qual volta riconosca uditivamente la pronuncia di una lettera target.

• Nella prova 3B, lo stimolo target è un numero fra alcuni presentati in sequenza,

attenzione prova3b

Figura 6: prova 3B

 

mentre nell’item 3C i simboli sono presentati su un’intera pagina da scorrere linearmente da sinistra verso destra per cancellare il target  attenzione prova3c

Figura 7:  Prova 3C

 

Quest’ultima prova prevede la divisione dello schermo in emicampi così da rendere possibile la rilevazione di eventuali neglect spaziali suggestivi di deficit specifici. Vengono rilevati i tempi, gli errori e le omissioni la cui entità si pone come indicatore di deficit della vigilanza e dell’inibizione della risposta a stimoli inappropriati.

• Lo span di memoria di lavoro  è valutato nella prova 4 di digit span, in cui si richiede la ripetizione su tastiera di una serie di numeri di lunghezza crescente sia in avanti che all’indietro.

• Nella quinta prova viene proposto un doppio compito che consiste nel premere un tasto ogni qual volta si riconosca visivamente un target specifico, in questo caso la stella, e di premerne un altro al riconoscimento uditivo della parola “sole”, pronunciata fra molte altre. L’operazione richiesta è dunque relativa all’allocazione delle risorse attentive su due compiti paralleli e gli errori ed omissioni rilevati sono paragonati a quelli ottenuti nella prova 3 che costituisce il base line per la prova di dual task. 

• La prova numero 6 è un adattamento del test di Stroop finalizzato alla quantificazione del fattore di resistenza alla distrazione. Il primo item si pone come base line e richiede il riconoscimento semplice del colore presentato sullo schermo, mentre nel secondo appaiono parole che indicano un colore, ma che sono scritte in un colore diverso; (fig. 8) il soggetto dovrà bypassare l’interferenza determinata dalla stringa verbale per premere invece il tasto che corrisponde al colore della parola. Il punteggio è determinato dalla differenza di tempi, errori e risposte corrette, fra l’item di riconoscimento semplice del colore e quello in cui si verifica l’interferenza.

effetto stroop

Figura 8: Effetto Stroop

• La prova 7 è costituita da un compito di ricerca multipla che coinvolge i canali verbale e visuo spaziale. Si richiede di riconoscere nel primo item tre lettere target sulle 90 presentate, mentre nel secondo la scelta si pone fra una serie di simboli privi di significato (fig. 9), mediati dal test Toulose-Pieron e caratterizzati ciascuno da una specifica configurazione. Sono presentati otto blocchi di lettere e simboli in cui i tre targets sono alternati così da implicare lo spostamento del focus attentivo. La misurazione dei tempi e del numero di errori ed omissioni si pone come indicatore dell’efficienza del fattore di “shifting” attentivo.

barrage di simboli

Figura 9: Barrage di simboli

 

Alle sette prove del test corrispondono 12 moduli di training i cui record sono legati ai singoli utenti cosi da poterne registrare gli eventuali progressi. Durante il training sono forniti congruamente feedback uditivi sia negativi che positivi ed i risultati sono graficabili.